venerdì 19 ottobre 2012

La coscienza di sè.

Torna solo quando riesce a farsi largo tra la nebbia che quel virus libera nel cervello;  sotto l’effetto di quel gas soporifero i neuroni prendono a ridere, generando l’inevitabile rincoglionimento cerebrale!
Il nostro io procede tastoni nella cieca coltre bianca tra bottiglie di “Amore” e confezioni vuote di “Passione”, passa da momenti caldissimi a gelide folate di vento…
… ma ce la fa!
E ci salva sempre.

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